Eccoci ad Halloween. Come avete notato dalla foto la mia proposta non contempla la zucca come ingrediente. Non si tratta nemmeno di una ricetta anglo-sassone ma di una tradizionale sarda. Il loro nome è anca li cani (che tradotto vuol dire gamba di cane per via della loro forma ad S che dovrebbe ricordare la gamba del cane) ma si chiamano anche pabassini dei morti. A differenza dei pabassini tradizionali, che si fanno per Natale e Pasqua, la loro pasta non è dolce e non hanno nemmeno la copertura di glassa. Molto semplicemente prevedono pasta di pane (io ne ho usato 500 gr), gherigli di noce (200 gr), uvetta (100 gr) e semi di finocchio (un cucchiaio). Cuocere in forno a 200° per 30-40 minuti.
P.S.: per rendere più friabile la pasta di pane potete lavorarla con dello strutto prima di incorporare gli altri ingredienti.
8 commenti:
Interessante!!! Non li conoscevo :-)
Devo farti una rivelazione choc però...
Non mi piace l'uvetta :-P
P.S. Happy Halloween!!!
Questi non li conoscevo neanche io...di solito per il 2 Novembre si vedono le pabassine dolci a forma di rombo. Da provare!
Ciao,
Aiuolik
Ciao Cookie,
visto che ho pubblicato il pan 'e sapa ti ho linkato tra i prodotti tipici sardi di questi giorni di festa!
Ciao,
Aiulik
Grazie!!!
Ciao
non conoscevo questa ricetta sarda che si fa per i morti. Ottima idea quella di proporre questi biscotti invece di altre ricette con la zucca non propriamente italiane. Brava!
Grazie Francesca! Diciamo che ho scelto qualcosa che conosco, che ho provato, piuttosto che qualcosa di cui ignoro il risultato finale. Non ho niente contro le ricette anglo-sassoni ma (e qua arriva la confessione) non ho mai cucinato la zucca. Una volta al market ho comprato per curiosità dei tortelli con la zucca ma sarà che non sapevo che sapore aspettarmi non ho apprezzato molto il dolce degli amaretti. Dovrò riprovarci perchè immagino che, per esempio, chi non conosce la bottarga può non apprezzarla al primo assaggio
Ciao, oggi ho un post dedicato ai dolci del 2 Novembre e mi sono permessa di linkare i tuoi pabassini, compresi di foto (ovviamente rimandando qui i lettori).
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